LA CASA DELL’ARTISTA

Portopalo di Capo Passero la casa dell'artista Karam Cannarella

La casa dell’artista
PORTOPALO DI CAPO PASSERO

Siracusa, Sicilia

Siamo a Portopalo di Capo Passero, punta sud-orientale dell’isola di Sicilia, spartiacque tra Mar Ionio e Mar Mediterraneo, qui l’artista ha riorganizzato gli ambienti interni della casa dov’è nato e ha vissuto in giovane età, prima di trasferirsi a Milano.

La Casa dell’Artista” nasce dall’idea dell’artista con l’intento di rendere accessibili a un pubblico ampio la fruizione delle proprie opere e di creare un dialogo stimolante tra le medesime e l’ambiente domestico che le ospita.

Nella visita, la prima emozione si percepisce di fronte al piccolo portone d’ingresso, sul cui muro della facciata  principale è affissa la targa realizzata su pietra lavica da ceramisti di Caltagirone. Non appena si varca la soglia di questo appartamento sito al piano terra, si respira un’atmosfera di intimità, al suo interno tutto conserva l’atmosfera originale, intima, voluta da colui che vi ha abitato. La dimora, caratterizzata da ampi spazi ospita nella prima stanza opere che, dispiegate sulle pareti secondo un racconto, narrano in chiave contemporanea, la quotidianità, le antiche tradizioni, celebrandone con gioia e forza vitale una creatività spontanea e fantastica, in cui il tempo del vissuto e la memoria del passato si mescolano. È possibile ammirare vere e proprie sequenze narrative che descrivono le antiche tradizioni di un tempo, raffiguranti scene ambientate in spazi quotidiani, che mostrano la vita di gente comune; testimoni della fatica di uomini e donne che lavorano la terra, di pescatori che solcano le onde del mare e della felicità dei bambini che giocano con bambole e palle. ll recupero degli antichi mestieri, delle tradizioni, dei luoghi, delle persone che hanno animato un Paese raffigurate nelle opere pittoriche di Cannarella nasce dalla necessità interiore dell’artista di voler rappresentare la sua terra attraverso la propria capacità creativa. Le opere esaltano, con toni accentuati, le emozioni forti che rappresentano la più vera sicilianità, sottolineandone i colori, le intensità avvolte da una luce calda e forte che fa risplendere i paesaggi, le persone, al punto che ogni particolare diventa fondamentale. Nel realizzare quest’opere, Cannarella ha saputo mettere in luce, ancora una volta, le sue straordinarie doti umane ed artistiche che sono tra loro saldamente connesse. Il visitatore che osserverà tali dipinti sarà coinvolto grazie alla miscela coloristica e alla forza delle trame, entrerà nel sogno di un altro uomo e lo farà suo, aggiungendo ai propri ulteriori significati emotivi . Per questo l’opera di Cannarella sembra appartenere a chiunque la guardi e trascina dentro il suo vortice chiunque sia sensibile al coinvolgimento passionale proprio e solo dell’arte.

Nel proseguire la visita il visitatore potrà osservare altre opere: in questo caso l’artista mette in scena un nuovo ciclo pittorico “Viaggio nell’arte”  fondendo armoniosamente passato e presente, dettato dall’unione tra la storia dell’Arte e la contemporaneità. Rivisita le opere dei Grandi Maestri del passato seguendo un iter compositivo assolutamente unico scandito dall’originale impronta tecnica-esecutiva, che gli consente di reinterpretare in chiave moderna le “orme del passato” portando in vita qualcosa del trascorso o donando una “nuova anima” a ciò che si presta ad essere reinterpretato.
L’idea che Karam ha tradotto in linguaggio pittorico non può che derivare da un’osservazione meticolosa delle raffigurazioni di partenza e da una profonda conoscenza delle stesse. Dopo averle osservate a lungo dall’esterno, le compone con l’intento di reinterpretarle. Ogni sua nuova rielaborazione viene in tal modo sviluppata seguendo un iter composito assolutamente personale ed unico. Inconfondibile per l’originale impronta tecnico-creativa l’artista ne costituisce una novità, restituendo una nuova identità all’opera anche se l’oggetto differentemente eseguito resta.
Karam reinterpretando i capolavori passati dimostra una grande capacità stilistica, mostra la sua consapevole padronanza esecutiva. Ogni dipinto ha “valore di narrazione” capace di trasmettere suggestioni avulse dagli aggiornamenti e adeguamenti delle mode. Con questa serie di dipinti si rivive l’idea della mimesi perpetrata e tramandata dalla tradizione dell’arte. Queste opere contengono il germe della novità, che in un’epoca di continui déjà vu, è forse la perla più rara. Le opere di Karam sono di forte impatto alla vista perché non risultano appesantite da inutili orpelli o pensieri, vanno dritte al dunque nel mostrare l’elevatezza intellettuale dell’artista che si confronta, con gran dignità e senza timori, con i Grandi Maestri del passato. Si concentra in una ricerca ampia e profonda che lo conduce nella realizzazione di opere che parlano da sole e che non hanno bisogno di presentazioni. Attento a tutti i particolari del processo di ideazione e di esecuzione, l’artista parte da un punto focale, cioè l’opera da riprodurre, ma giunge inevitabilmente a un altro punto che è quello della rivisitazione soggettiva implicita e della personalizzazione sottile dell’opera, alimentando il dinamismo e la portata della composizione d’insieme.
L’artista prende spunto e s’impossessa simbolicamente dell’immagine originale, la fa sua e ne accresce la forza, il vigore, l’energia dell’essenza e del contenuto. Fa rivivere nei suoi dipinti le raffigurazioni della storia dell’arte, la rivisita e la rende sostanza viva della propria pittura attraverso l’inserimento di sculture e opere precedentemente realizzate.
L’artista mette in scena una contemporaneità che si materializza quando l’immagine di opere lontana nel tempo si presentano nella sua mente per dare libera interpretazione a nuovi lavori.
Stante alla complessità di partenza, l’artista è riuscito a sublimare diversi punti di vista, a fondere diverse prospettive di osservazione, donandoci un quadro unico filtrato di qualsiasi elemento superfluo. Per certi versi quella di Karam sembra quasi un’attività di restauro che svecchia le tele liberandole dalla patina del tempo, portandole ai giorni d’oggi.
Ci permette di apprezzare ancora di più i Grandi Maestri, di cogliere e di recepire nell’arte anche le minime variazioni, quegli accenti lievi, le screziature e velature più sottili, che vengono avvalorate dall’atto creativo. Questo approccio non può che affascinare chi ama osservare opere d’arte in quanto apre una nuova via anche al modo di vedere. Da queste emergono l’importanza e l’intelligenza dello sguardo di Karam nel guardare l’arte dall’interno, oltre che un immaginabile modo di rivisitare il passato.

Apprezzato “Viaggiatore dei sogni” sempre alla ricerca di nuovi emozioni traduce un sogno descrivendo attraverso l’arte pittorica un’ escursione intrapresa qualche anno fa nella Valla di Ispica. Mette in scena qualcosa di veramente straordinario, all’interno di un piccolo ambiente è possibile ammirare la raffigura zione dell’altare presente ancora oggi nella Chiesa di Santa Maria delle Cave sita a Ispica. Il visitatore, accolto in un ambiente intimo, rimarrà stupefatto dinanzi all’altare riprodotto creandone un effetto tridimensionale. All’interno del medesimo ambiente è possibile contemplare la bellezza di due opere quali Cristo alla colonna e S. Ilarione.