L’arte e l ‘attivismo, strettamente legati tra loro, hanno sempre avuto il potere di smuovere le coscienze e di fungere da catalizzatore per il cambiamento sociale e Karam Sebastiano Cannarella attraverso l’arte, dimostra di saper comunicare messaggi profondi e di suscitare emozioni che possono indurre alla riflessione e all’azione in un mondo in cui le parole si perdono spesso nel rumore di fondo. L’arte emerge come strumento di protesta e di sensibilizzazione, capace di superare le barriere linguistiche e culturali e di toccare direttamente il cuore e la mente delle persone. È il caso di Karam, che osserva il mondo raffigurando temi diversi, e la sua arte si diffonde nelle piazze e nelle strade, , integrandosi nella dimensione dell’esistenza quotidiana, contribuendo alla qualità sociale, promuovendo l’inclusione, sviluppando la coesione, facilitando una vita attiva, diffondendo partecipazione comunitaria. Analizzando la vita quotidiana, diventa protagonista attivo della realtà in cui vive e attraverso la propria arte rompe gli schemi precostituiti e guarda oltre, progettando e sognando un presente e un futuro migliore. Un sentire collettivo, che lui è stato capace di dare forma, una forma semplice dalla forte singolarità che, ancora oggi, lo rende unico. Mette in scena un’arte che vuole contribuire a un reale cambiamento politico e sociale rispetto ad alcuni temi importanti, che condizionano tuttora le nostre vite.